lunedì 1 settembre 2014

Perla e il lupo

Perla e il lupo

C’era una volta un regno in cui abitava una fanciulla di nome Perla.
La giovane viveva con il vecchio padre e ogni giorno andava per i boschi a raccogliere legna e bacche. La gente del villaggio le diceva sempre di non farlo, poiché era stato avvistato nei dintorni un grande lupo, ma Perla aveva un cuore coraggioso e faceva di necessità virtù.
Durante una di queste ricerche, affascinata da una pianta di bacche rosso rubino e con un profumo paradisiaco, non badò a dove metteva i piedi e precipitò in una grande buca.
Stranamente cadde su qualcosa di morbido. Si rialzò lesta e si guardò intorno.
La buca era molto profonda e la cosa su cui era caduta sembrava un ammasso di pelliccia.
Si avvicinò per toccarla e quella guaì piano. Il sole stava rapidamente calando, ma nella penombra la fanciulla si accorse che doveva essere un animale ferito.
Iniziò quindi ad accarezzarlo e a parlare dolcemente, cercando di rassicurarlo.
“Non temere, amico, mio. Adesso è buio, ma vedrai che domani ci troveranno e ci tireranno fuori da qui.”
A tastoni trovò la fiaschetta dell’acqua che portava sempre con sé, se ne versò un po’ sulla mano e offrì da bere al suo compagno di prigionia. Poi continuò a parlargli e accarezzargli la pelliccia fino a cadere addormentata. Potete immaginare il suo stupore quando, svegliatasi alle prime luci dell’alba, si accorse di avere trascorso tutta la notte appoggiata a un enorme lupo dal manto bianco!
Il lupo le parlò: ”Non avere paura. Tu sei stata gentile con me e io lo sarò con te. Adesso salimi sulla schiena, così potrai uscire.”
Così dicendo il lupo appoggiò le sue zampe alla parete della buca e Perla, arrampicandosi sulla sua schiena, riuscì infine a liberarsi.
“Adesso vado a cercare aiuto,” disse subito al lupo appena fu libera.
“Allora vuoi la mia morte,” rispose quello. “Se mi trovano mi uccidono. È da tempo che mi danno la caccia.”
Perla si guardò intorno, e vide il tronco di un albero caduto. Riuscì a farlo rotolare fino alla buca e con uno sforzo ne fece cadere un’estremità all’interno, mentre l’altra rimaneva appoggiata sul bordo. Servendosi di quella sorta di ponte improvvisato, ben presto anche il lupo fu libero.
Per ricompensa condusse Perla fino a una tana segreta e le donò un sacco pieno di perle e di pietre preziose dicendo: “Io non dimentico mai chi mi è stato amico. Accetta questo dono e sappi che, ogni volta che mi chiamerai, io verrò da te.”
La giovane lo ringraziò calorosamente e tornò a casa, felice di poter dire al padre che le loro preoccupazioni erano finite.
Con le pietre preziose si garantirono una vita agiata e la ragazza prese l’abitudine di adornarsi ogni giorno con le perle più belle.
Ma un giorno che la regina passava in carrozza vicino alla sua casa, vide la bella fanciulla indossare quelle perle magnifiche e si adombrò. “Com’è possibile che i miei sudditi più modesti abbiano ornamenti più belli e preziosi dei miei?” si chiese piena di invidia.
Così, appena tornata al castello, diede ordine di andare a catturare la ragazza, di spogliarla dei suoi ornamenti e di gettarla nelle segrete.
Le guardie stavano giusto per condurla via, quando Perla si ricordò di chiamare il lupo e quello arrivò in un batter d’occhio, caricandosela sul dorso e dileguandosi nei boschi.
La condusse in una tana spaziosa, dicendole che poteva rimanere fin che voleva, ma la ragazza rifiutò. Non si dava pace per aver abbandonato il suo vecchio padre e si pentiva di essersi attirata per vanità le ire della regina.
“Lascia fare a me,” le disse allora il lupo bianco.
Nel cuore della notte prese una bellissima collana di perle e si avvicinò al castello.
“Ho fatto uno strano sogno,” disse la regina al re al risveglio. “Ho sognato che qualcuno mi lasciava in dono qualcosa sul davanzale della finestra, dicendo che era per la persona più generosa e magnanima del regno.”
“Infatti qui c’è una collana di perle,” disse il re affacciandosi alla finestra.
Così andò avanti per un bel pezzo. Ogni notte il lupo bianco lasciava un oggetto prezioso per la regina, e ogni notte lei sognava che qualcuno la lodava per la sua generosità, per la sua mancanza d’invidia, per la sua capacità di perdonare, per la sua bellezza…
In capo a un mese, la regina si era davvero convinta di essere generosa e di buon cuore, al punto che decise di dare una grande ballo per offrire il suo perdono a tutti coloro che l’avevano offesa.
“Questa è la tua occasione,” disse quindi il lupo a Perla. Le procurò un abito magnifico e le fece indossare le perle più belle. La fanciulla si recò al ballo ed era così bella che il principe subito se ne innamorò e la chiese in sposa.
La regina non ebbe niente da ridire, anzi, ne fu contenta.
Il vecchio padre di Perla fu invitato a vivere a palazzo con loro e vissero per sempre in salute e in letizia.
 

   Una fiaba nata da un'immagine di Facebook. Buona lettura!

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