Abbiamo iniziato una fiaba collettiva e chi vuole aggiunge un passaggio.
Ecco il risultato fin qui, a cui hanno contribuito diverse persone:
Occhidambra tirò un calcio alla polvere della strada,
chiedendosi ancora una volta come fosse possibile che la siccità proseguisse
ancora.
Non pioveva da mesi e
quelli che prima erano lussureggianti pascoli dipinti da mille colori ora
apparivano come spettrali paesaggi lunari. Gli alberi avevano ormai perduto
tutte le loro foglie e ripiegati su loro stessi sembrava aspettassero solo che
il gelido vento del nord li spezzasse definitivamente.
Aveva percorso più volte quel sentiero che serpeggiava tra
campi e si inoltrava in fitte boscaglie , spesso sentiva il rumore del vento
che scuoteva rami foglie....quasi pareva parlassero tra loro, ora quei rami
orfani di foglie si rivestono di strane figure, figure alate che volteggiano,
si rincorrono e si posano quasi a fare da ornamento a rami desiderosi di
compagnia.
Tornare indietro non si poteva ed andare avanti poneva molte
domande. Il Gufo Solitario lo guardò
dritto negli occhi quasi a rassicurare Occhidambra...."La strada è lunga e
difficile ma la Regina della Pioggia ti aiuterà....corri piccolo amico della
Terra, occorre il tuo aiuto."
Così il ragazzo si armò di coraggio e determinazione e con i
soli abiti che teneva indosso, partì alla volta dell'ignoto. Nel cuore
custodiva le parole d'amore e sprone della mamma, nell'anima portava il dolore
e la speranza dei suoi compaesani, che da molto ormai soffrivano la fame e
fiduciosi avrebbero atteso il suo ritorno.
Il Gufo Solitario lo guardò allontanarsi, mentre il buio
della notte copriva ogni cosa. “Avrà bisogno del mio aiuto,” pensò. “I suoi
occhi non sono abituati all’oscurità come i miei.” Così, spalancate le ali, si
apprestò a seguirlo.
Ignara di tutto, la Regina della Pioggia…
Come andrà a finire questa storia?
Chi vuole contribuire è il benvenuto.
non saprei continuare...ma ti ammiro tantissimo!!!!! complimenti di cuore Lory
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