giovedì 19 giugno 2014

Avete trovato il vostro quaderno?

Allora? Avete trovato il vostro quaderno?
La disciplina richiesta per scrivere su basi regolari, viene ampiamente ripagata. La fluidità della scrittura, per esempio. Se ripenso ai primi articoli che ho scritto per un giornale mi scappa da ridere. Era faticoso. Anche adesso lo è - a volte - ma l’abitudine mi consente di andare molto più spedita. Le Pagine del mattino sono per noi quello che gli esercizi sono per i ballerini. Non possono andare su un palco e danzare bene senza imporsi tutto quel lavoro “nascosto” che li tiene in esercizio. Lo stesso vale per noi. Le Pagine del mattino ci rendono più fluidi.
Così, se vi capita di voler partecipare a una Disfida in cui vi tocca scrivere una fiaba al giorno (e vi ho dimostrato che si può fare) invece di spaventarvi penserete che può essere un’esperienza interessante…
Ma non è solo per questo che cerco di convincervi a scrivere con regolarità.
La pagina bianca diventa il luogo in cui nutrire i nostri sogni, riposare, indignarci, progettare, concederci il lusso di dire quello che non potremmo dire a nessuno, gettare ogni maschera.
È l’unico luogo in cui possiamo ascoltare la nostra vera voce. Per questo è importante scriverle al mattino. Questo lo potete verificare da soli: provate a scrivere una pagina al mattino appena svegli  e una alla sera, dopo una giornata in mezzo agli impegni e alle persone.
Poi confrontatele. Sono diverse? Quale è quella che vi somiglia di più?
Di solito, appena svegli, il nostro censore interno è ancora poco attivo e mezzo addormentato, così noi abbiamo un po’ di libertà. Quando siamo appena usciti dal mondo dei sogni, è più facile che quello che proviamo davvero venga a galla.
Siccome queste pagine sono solo per noi, è un bene. Il nostro quaderno non si scandalizzerà, non ci giudicherà, non smetterà di lasciarci spazio. Fino a che avrà pagine.
E poi?
Poi le pagine vanno rilette, dopo qualche tempo. In genere si consiglia di lasciar passare almeno un paio di settimane, In questo caso va bene avere uno sguardo critico, ma anche tanta compassione.
Le prime riletture sono altrettante scoperte. È come mettersi davanti a uno specchio per la prima volta. “Ma davvero io sono così?”  vi capiterà di chiedervi.
È facile scoprire che ci sono punti su cui continuiamo a tornare, ma anche intuizioni su come superare le difficoltà o su come riacquistare una prospettiva più ampia. A volte, quando siamo immersi in una certa realtà, ci sembra che quella sia tutto il mondo. Le pagine ci ricordano che non è così. Magari il capufficio è davvero una carogna patentata, ma le nostre petunie quest’anno sono fiorite come non mai e la festa a cui siamo stati è stata davvero divertente e… la prospettiva cambia.
Magari continuiamo a lamentarci per il divano consumato e poi un giorno ci viene un’idea su come rinnovarlo senza comprarne uno nuovo. Oppure su come riorganizzare le spese per poterne comprare uno nuovo. Le soluzioni iniziano ad arrivare, a volte mascherate, a volte mentre riflettiamo su altre cose, ma rileggere ci aiuta a mettere tutto in ordine. Alcuni consigliano di tenere a portata di mano un evidenziatore, per segnare le intuizioni, le cose da approfondire, le scoperte.
In seguito, questi quaderni potete scegliere se tenerli con voi o no. Sta a voi decidere liberamente se conservarli o disfarvene. In ogni caso, avranno fatto molto per voi, come un buon amico.
Ancora una cosa: non abbiate paura di includere anche immagini che hanno un significato per voi. Anche queste vi aiuteranno a costruire la mappa che vi porterà al centro di voi stessi. Magari, scoprendo che riempite i vostri quaderni di ritagli di giornale che raffigurano fiori, vi verrà voglia di coltivarne alcuni “dal vero”, oppure scoprirete di avere da tempo un desiderio che  potete concedervi. 
Vi consiglio di fare un controllo settimanale, per vedere se siete riusciti a scrivere ogni giorno e che cambiamenti, anche piccoli, avete iniziato a portare nella vostra vita.
Vi prego, provate. Costa così poco…
Lao-Tzu, scriveva “Un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo.”
Spero che decidiate di fare questo singolo passo, intanto.
 



Quello che vi auguro di cuore di trovare percorrendo questo cammino è quasi tutto qui, in questa Benedizione Apache:

May the sun bring you new energy by day
May the moon softly restore you by night

May the rain wash away your worries

May the breeze blow new strength into your being

May you walk gently through the world

and know it's beauty all the days of your life

(Possa il sole donarvi nuova energia di giorno
Possa la luna ristorarvi dolcemente di notte
Possa la pioggia lavare via le vostre preoccupazioni
Possa la brezza instillare nuova forza nel vostro essere
Possiate camminare con gentilezza per questo mondo
e conoscere la sua bellezza in ogni giorno della vostra vita.)

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