sabato 24 maggio 2014

La magia dell'amore

La magia dell’amore

C’era una volta un angelo distratto. Tanto distratto che era stato mandato sulla terra, in incognito, affinché potesse imparare a fare un po’ attenzione. E anche perché il Cielo potesse riposare un po’ dai suoi disastri.
Non era cattivo – di solito gli angeli non lo sono – ma la sua distrazione era davvero troppa. Quando volava, andava a sbattere contro gli aerei e le cime delle montagne.
Quando cantava, perdeva il filo e si ritrovava a cantare tutto solo una strofa indietro a tutti gli altri angeli, quando si aggirava per il Cielo… insomma, avete capito.
Arrivato sulla Terra, l’angelo distratto si guardò un po’ intorno per orientarsi. Era in una grande città e lui non era abituato a tutta quella confusione.  Rischiò la vita almeno dodici volte per andarsi a comprare un panino con hamburger. Aveva sempre sognato di mangiarne uno!
Seduto su una panchina del parco, stava addentando la sua delizia quando un cane proprio carino gli si sedette davanti e iniziò a scodinzolare.
L’angelo si abbassò per accarezzarlo e l’hamburger gli cadde dal panino. Il cane l’afferrò al volo e se la diede a gambe, e l’angelo dietro, abbandonando il pane sulla panchina.
Il cane ebbe la meglio, e scomparve con l’hamburger in bocca dopo un paio di scarti tra i cespugli.
A quel punto l’angelo distratto non si ricordava più su quale panchina era seduto. Ma ci pensarono i piccioni e gli uccellini del parco, a farglielo capire.
Sì, perché si erano avventati tutti sul panino abbandonato e lo avevano mangiato.
Quando l’angelo tornò a sedersi, si alzarono tutti in volo con un frullare d’ali e lui osservò desolato la carta unticcia e ormai vuota del suo panino.
Aveva un’aria talmente comica, che una ragazza seduta lì vicino scoppiò a ridere di cuore.
“Dai, non te la prendere!” gli disse. E avvicinandosi gli porse un panino con hamburger ancora incartato. “Ecco, prendi questo. A me non va.”
L’angelo accettò e finalmente si dedicò al suo primo pasto sulla terra, mentre la ragazza seduta accanto a lui lo tempestava di domande.
Vedendolo così sperso e avendo capito che non aveva un posto in cui andare, la ragazza si offrì di ospitarlo per la notte. “Non ti aspettare granché,” lo avvertì.
La casa in effetti era molto modesta, ma l’angelo non aveva modo di fare paragoni e la trovò carina e accogliente.
C’erano qua e là piantine stentate dall’aria malaticcia, pochi mobili che avevano visto tempi migliori e un gran disordine. “Sai, lavoro in un bar per mantenermi gli studi” disse la ragazza con aria di scusa. Ma l’angelo distratto non notava altro che l’allegria e la generosità della sua ospite.
Provava per lei una gratitudine così grande, che si sentiva scoppiare il cuore. Quella era una cosa così bella da contemplare, che non si distraeva. 
Accettò le coperte che lei gli offriva e trascorse la notte sul divano, ma un bel po’ prima dell’alba fu in piedi per mettersi al lavoro. Quando la ragazza si svegliò, non poteva credere ai propri occhi. La sua casetta era perfettamente in ordine. Tutto era pulito, i mobili sembravano tornati nuovi, persino le piante erano cresciute di parecchio e avevano un aspetto rigoglioso e sano!
L’angelo si congedò, rischiò la vita almeno dodici volte per attraversare le strade sconosciute e si sedette in un caffè, ordinandosi la sua prima colazione sulla terra. Nemmeno a dirlo, finì per rovesciare il caffè quando si chinò ad accarezzare un gattino. Il barista rise e gliene offrì un altro, poi chiacchierarono un po’ e alla fine si offrì di ospitarlo per la notte.
La casa del barista era ordinata e pulita: erano i suoi sentimenti a essere tutti in disordine. Ma dopo aver ospitato l’angelo per la notte e aver parlato con lui, improvvisamente tutto gli fu chiaro e andò a riconciliarsi con la sua famiglia, con cui aveva cattivi rapporti da tempo.
L’angelo si congedò, rischiò la vita almeno dodici volte per percorrere ancora un po’ di strade e andò a sedersi vicino a suonatore di strada…
L’angelo distratto fece amicizia anche con lui, venne ospitato per la notte e in cambio gli lasciò nuove speranze e nuovo coraggio per la sua carriera musicale.
Proseguì così, l’avventura dell’angelo distratto sulla terra, e a tutti quelli che gli offrivano ospitalità, l’angelo finiva per risistemare la vita, con la magia del suo infinito amore per tutti gli esseri, umani, piante o animali che fossero.
C’è chi dice che sia ancora sulla terra. Sempre distratto e sempre al servizio di chi gli fa una gentilezza, per quanto piccola. Perché la bellezza della generosità e dell’amore continua ad annullargli tutte le distrazioni.
E chissà, forse senza saperlo lo avete incontrato anche voi…

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