giovedì 1 maggio 2014

L'iris reale



Dopo tanto parlare di voli di fantasia mi rendo conto che vi ho parlato poco di un elemento che invece è essenziale quanto e più di altri per scrivere: il controllo.
Dover consegnare un pezzo  entro i termini pattuiti è controllo. Decidere come strutturare la propria scrittura, se usare uno stile molto ornato o secco come una schioppettata, è controllo. Rimanere nei limiti di battute è controllo.
Come in ogni arte, come in ogni mestiere, c’è una parte che è fatta di routine, di regole applicate da così tanto tempo da diventare una seconda natura.
Allora, se da un lato c’è la fantasia che si comporta a volte come un purosangue imbizzarrito, dall’altra c’è il mestiere che insegna  come riportarlo entro i limiti di quello che noi ci siamo prefissati di fare.
Questo, credo che si possa insegnare solo in parte. Si acquisisce con il tempo, con la pratica, con una certa disciplina.
Quello che sembra normale dopo qualche anno di pratica, mi rendo conto che non lo sembrava affatto agli inizi, quando per scrivere una pagina come era stata commissionata ci voleva tanta, ma tanta, pazienza e buona volontà.

L’immagine che mi seduce di più, stasera, è quella della Maestra dei raggi di luna. Un’entità benefica, che ci viene a visitare quando speriamo con tutte le forze che “la notte porti consiglio” o che lo faccia la scrittura. Perché molto spesso è vero. Quando tutto finalmente tace, quando ci lasciamo portare dal silenzio della notte e ci ascoltiamo, invece di ascoltare il frastuono fuori di noi, a volte tutto diventa più chiaro, quasi facile. Quasi.
Ma rimango convinta che ogni volta che ci mettiamo a scrivere qualcosa, fosse anche un biglietto di auguri, alla fine torniamo a casa con un dono tra le mani: un po’ di esperienza in più, un po’ di competenza in più, un po' di chiarezza in più. Lo ripeto da anni: dalla scrittura non si torna mai a mani vuote.
A volte si ha persino la fortuna di incontrare questa misteriosa Maestra dei Raggi di Luna e di iniziare a scrivere confusi e in preda alle emozioni e finire di scrivere perfettamente calmi, con la mente lucida e nuove soluzioni per problemi vecchi.
Così, come per magia.


Dopo il sogno
com'è reale

l'iris

((Poesia di Shushiki)
 

 

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