giovedì 8 maggio 2014

La principessa del fiume (parte seconda)

La principessa del fiume (parte seconda)

E la principessa del fiume rispose: “Se vuoi salvarmi, devi cercare la Fata del fiume, che vive nella Grande Foresta, a ovest. È molto lontano, ma bada bene: se non tornerai entro la prossima luna piena, per me sarà la fine e non mi rivedrai mai più.“ 
Il principe partì alle prime luci dell’alba e galoppò senza sosta per giorni e giorni verso ovest fino alla Grande Foresta.
Era, questa, una foresta intricata in cui a malapena filtrava la luce del sole.
Per farsi coraggio, il principe fischiettava tra sé e sé mentre cercava di orientarsi in un labirinto di sentieri. Dopo giorni di ricerche inutili, imboccò una stradina che lo condusse fuori dagli alberi, giusto in tempo per vedere dinanzi a sé dolci campi e il sole che tramontava rosso all’orizzonte. In quel momento il principe avrebbe voluto proseguire dritto e arrendersi. Invece, dopo avere osservato il tramonto, sentì ancora più acuta la nostalgia della fanciulla del fiume e con un sospiro voltò il cavallo e rientrò tra gli alberi, tra i suoni inquietanti della notte nella foresta. 
Vagava nell’oscurità e ormai non aveva nemmeno più voglia di fischiettare.
E questa fu una fortuna, perché a un tratto sentì un suono lieve, gioioso. E poi piccole luci danzanti tra gli alberi. Ritrovato il coraggio, il principe avanzò silenziosamente fino alla radura da cui provenivano i suoni e le luci. Creature alate danzavano felici tra fiori magnifici, il cui profumo riempiva l’aria, al suono di una musica allegra e gentile.
Bevevano da coppe ricavate dalle corolle dei fiori e ridevano con trilli pieni di allegria.
Il principe osservò a lungo la scena, appoggiato al tronco di una grande quercia.
Quasi gli venne un colpo, quando una fata gli andò incontro porgendogli un calice pieno di nettare e dicendogli: “Finalmente siete arrivato. Pensavamo che vi foste perso.”
Chissà come, il principe si trovò a danzare in mezzo alle fate per quello che gli parve un breve attimo, prima di fermarsi ansante contro la quercia e ricordare la sua missione.
Fermò la prima fata che gli passò vicino. “Dimmi, ti prego, dove posso trovare la Fata del fiume?”
“La Fata del fiume? Oh vive a est, molto lontano da qui. Nel fiume  in cui si specchia sempre la principessa Mirabella.”
A quelle parole il principe si sentì venir meno. Era stato ingannato. La Fata del fiume si era burlata di lui. 
Si rimise in viaggio e quando finalmente uscì dalla grande foresta si accorse che la luna quasi piena splendeva nel cielo. Come era possibile? Gli sembrava di essere rimasto con le fate solo pochi istanti. Osservò la luna e gli sembrò di vedere nell’astro le sembianze di principessa del fiume.
Ne sentiva la mancanza in un modo doloroso.
Spronò il cavallo al galoppo. Verso est.
Non si fermò fino a quando, proprio al termine della notte di luna piena, raggiunse finalmente le sponde del fiume. La fanciulla trasparente emerse dalle acque e per prima cosa gli disse: “Hai superato la prova. Per la tua lealtà e il tuo coraggio spezzerò l’incantesimo che il mago ha gettato su Mirabella. Ora va’ e siate felici.”
Con quelle parole la principessa trasparente scomparve nuovamente tra i vortici del fiume. Il principe rimase a osservare le acque fino all’alba, quando Mirabella, tornata se stessa, scese cantando sulle sponde del fiume.
    

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